Charles Richet, professore alla facoltà di medicina di Parigi, e Paul Portier, assistente di fisiologia alla Sorbona, sono stati invitati a partecipare alla spedizione per isolare questo veleno e studiare questo fenomeno. Il lavoro svolto a bordo del secondo Princesse-Alice con il fisico, poi al loro ritorno a Parigi, in particolare con il anemoni Actinia equina e Anemonia cerae, consisteva nell’iniettare estratti cnidari in cavie (cani e piccioni), con un intervallo sufficientemente lungo tra ogni iniezione e utilizzando basse dosi di tossine.